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Lo stato vuole i nostri soldi ma non ci aiuta a fare business!
Anzi incentiva con altre istituzioni ad inculcare un’educazione distruttiva e non di crescita verso il successo.
Perché fa questo?
Cosa ci guadagna?
In Italia non possiamo meritarci di puntare al massimo.
Ridicolo e vergognoso pensare che un’attività apra con la sola speranza di mirare al minimo e riuscire almeno di portare il pane a casa e come se non bastasse con la speranza di avere i permessi per aprire, la speranza di riceverli poi in tempi alquanto favorevoli.
E la paura poi? Quella dei controlli dovuti a denunce e petizioni della concorrenza o dei nemici

Di quei “ poverini”, quei parassiti che frustrati dalla vita sono gelosi e diventano cattivi,
colpa dell’ignoranza!
Quelli che provano gioia infinita a impegnare il loro tempo a danneggiare chi ha scelto di progredire lavorando.
Ecco questo senza contare che ci viene inculcata una mentalità del tipo “ chi fa i soldi è disonesto”!
Se fai i soldi nella maggior parte dei casi in Italia sei rovinato.
Sei un sospetto affarista con segnalazioni e connotati negativi.
Invece no!
Fare i soldi è lecito lavorare onestamente e ambire a guadagnare tanto e ancora di più è un diritto che non può esserci negato!
Cambiamo la nostra mentalità.
Credeteci anche Dio sarà felice se riusciamo a trarre buoni profitti dal nostro operato rispettando le leggi e pagando le tasse imposte anche se spesso ingiuste e troppo onerose.
Ma lo stato non vuole aiutarci, la burocrazia è lenta e le leggi spesso sfavorevoli.
Situazione poco felice.
Questo sfogo scaturisce da una mia riflessione dovuta al fatto che ho dovuto impiegare quattro ore per raggiungere il mio tanto amato Cilento lì dove potevo arrivare a destinazione in novanta minuti al massimo.
Sapete perché?
Causa di un interruzione di un km all’altezza della superstrada di Agropoli “lavori in corso” da tre anni.
Obbligando così i turisti che prediligono queste mete a restare imbottigliati in file kilometriche nelle curve di strade secondarie poco praticabili e prive di segnaletiche.
Risultato? Diminuzione di TURISMO. Incassi minori.
E sapete quale, la risposta de gli imprenditori delle zone in questione? “speriamo di… speriamo che… “ e poi si lamentano delle tasse . E lo stato? Dove sta? Cosa fa?
UN BEL NIENTE PER AIUTARE ANZI………
La stessa situazione è paragonabile a quella speranza che un cittadino della nostra zona deve sottoporsi per un esito positivo e in tempi ragionevoli in merito ad una presentazione di una pratica edilizia del proprio immobile per un diritto dovuto.
O di un imprenditore edile per la richiesta di una concessione edilizia al fine di una costruzione.
Tutto questo si traduce in danni provocati a chi vuole progredire cercando di risolvere situazioni che dovrebbero esserci dovute.
Impedendo una vendita immobiliare (di un semplice immobile o di un intero complesso) bloccando l’edilizia e tutto ciò che possa scaturire guadagni attorno a questa.
Per questi motivi non risulta assolutamente buffo che spesso grandi avvocati mi frenino e mi consiglIano di stare sempre molto attento a non pubblicare tutte queste cose.
A cercare di non dovere puntare al massimo dei guadagni se pur lavorando onestamente e di tutelarmi bene per combattere a quei parassiti che tanto amano impegnare il loro tempo a danneggiare il prossimo.
Ma io gli risponderò sempre che devo raggiungere i miei obiettivi e lotterò all’infinito per ottenere il massimo nonostante tutto.
Credo che trionfi l’impegno e la dedizione in ogni attività soprattutto con le competenze che appartengono a chi la svolge.